
Lo sport non è mai stato così presente nel mondo della moda come in quest’ultimo periodo: due universi che condividono i propri codici e i rispettivi ambiti di azione. Che sia per il relax o il tempo libero, per esplorare l’estremo o semplicemente per muoversi in città, l’abbigliamento porta con sé l’idea di movimento e punta a mercati sempre più esigenti. Più flessibilità e leggerezza, una protezione senza impacci, calore senza volumi eccessivi: gli indumenti di nuova generazione devono adattarsi perfettamente a ogni tipo di utilizzo.
La conferma di questa tendenza viene dall’ultima edizione di Première Vision, la fiera mondiale di tessuti per l’abbigliamento che si svolge a Parigi due volte l’anno. La manifestazione in programma dal 19 al 21 settembre ha messo infatti lo sport in primo piano, con la creazione di un itinerario “SPORT & TECH” interamente dedicato (e comprendente un’ampia offerta di produttori specializzati in filati e tessuti tecnici ad alte prestazioni), un nuovo forum con una selezione di prototipi e proposte creative e un ricco programma di conferenze.
Come ha sottolineato in un’intervista Pascal Monfort, fashion consultant specializzato in sport & lifestyle, fondatore e direttore di Rec Trends Marketing “La comunione tra sport e moda ha raggiunto il suo stadio di maturità e tutte le aree ne sono influenzate. Dal mass market ai marchi di lusso tutti hanno bisogno dello sport, e si espongono a grossi rischi se abbandonano dopo un primo tentativo. Rifiutarsi di inserire delle sneaker all’interno di una collezione, al giorno d’oggi è quasi pericoloso”. Anche il mondo sportivo, dal canto suo, risente delle influenze della moda: “Gli atleti stanno facendo il loro deciso ingresso nell’universo del fashion – continua Monfort – e siedono in prima fila alle sfilate. Il loro pubblico è enorme e diffuso in tutto il mondo, molto più delle celebrities. Inoltre, gli eventi sportivi arrivano a dettare i calendari della moda, come ad esempio nel caso della creazione di capsule collection per la Coppa del Mondo di calcio o per l’America’s Cup. La nuova generazione di direttori artistici delle principali case di moda è oggi felice di lavorare con tessuti tecnici e materiali che fino a qualche tempo fa non entusiasmavano quasi nessuno, al di fuori del mondo dello sport. Eravamo abituati a ricercare materiali comodi; ora devono essere anche efficienti e ultra-tecnici”.
La risposta di M.I.T.I. a questa tendenza emergente si chiama FABRICF, un’intera linea di prodotti sviluppati specificamente per il mondo della moda, che unisce le caratteristiche dei tessuti tecnici più performanti con i colori più trendy della stagione: tessuti di diversi pesi, strutture e prestazioni, pensati per fornire gli strumenti ideali per i creativi di tutto il mondo. Una importante novità che trova le sue solide basi nella consolidata competenza tecnologica di M.I.T.I., presentato in anteprima a New York nel luglio scorso all’edizione americana di Première Vision, che esordisce sul mercato in occasione dei grandi appuntamenti fieristici di settembre a Monaco (Munich Fabric Start) e a Parigi (Première Vision).